Lunedì 21/10/2013 Angelo Mora, insegnante , ha scritto al mio amico John, autore dello spettacolo "Dov'è Nikolajewka?"
Ciao John, i complimenti non sono
formali, ma derivano dalla perfetta condivisione dei principi ben esposti in
premessa da Marcello Zane e Maurizio Abastanotti. La nostra generazione ha il
dovere di trasmettere la testimonianza dei fatti storici che i nostri nonni
hanno vissuto, soprattutto ora che loro non ci sono più, perchè non è mai
automatico che ciò che una generazione arriva a capire (spesso pagando un duro
scotto) diventi patrimonio anche delle generazioni successive. Noi e coloro che
ci seguono se non impariamo la lezione della storia tanto duramente appresa da
chi ci ha preceduto, rischiamo sempre di abbassare la guardia di fronte ai
totalitarismi e di perdere la democrazia, ovvero quel tesoro scaturito proprio
dal terribile vaglio a cui il secondo conflitto ha sottoposto la generazione
dei padri costituenti. Quanto da voi fatto persegue esattamente questi scopi,
condivisi da me e dal mio amico Celestino e, per fortuna, anche da altri a
Prevalle. Lo fate in modo egregio, toccante e coinvolgente. Come già il
precedente "A chi dimanda di me", anche questo spettacolo è una
lezione di storia e di civiltà alle nostre e future generazioni ed è un
tributo di alto valore culturale a chi ci ha preceduto. Mi permetto solo un
piccolo e marginale suggerimento al bravissimo Abastanotti: se lasciasse, nei
paesi in cui si tiene la rappresentazione, una decina di libri in dono gratuito
al Comune, alle scuole e alle biblioteche darebbe maggior diffusione al suo
prezioso lavoro.
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