DEL
MIO LUNGO SILENZIO
Studenti
e contadini alla Grande guerra 1915 - 1918
Liberedizioni, 2015
Dopo il successo di "A chi
dimanda di me", alla sua quarta ristampa, il nuovo libro di Maurizio
Abastanotti torna a raccontare la Prima Guerra Mondiale. Utilizza le parole dei
protagonisti per lo più bresciani, tratte da documenti in gran parte inediti,
spesso sorprendenti. La nuova sfida è
mettere a confronto il punto di vista degli studenti con quello dei contadini. Quest'ultimi in misura prevalente
neutralisti, dediti al lavoro nei campi e occupati a soddisfare i bisogni
primari delle loro famiglie. Gli altri, studenti liceali, universitari o
professionisti, istruiti ed esposti, in quanto lettori di giornali, alla
propaganda interventista. Gli ufficiali erano obbedienti alle indicazioni di
autocensura delle circolari del Comando Supremo, che era ossessionato dal Fonte interno. Si temeva che, se si
fosse raccontata la cruda verità dei campi di battaglia, la popolazione avrebbe
osteggiato ancora di più il proseguimento della guerra, si sarebbero raccolti
meno fondi a sostegno dello sforzo bellico. I soldati non avevano queste
remore. Appena possibile, evitando la censura con vari stratagemmi,
raccontavano ai famigliari la loro triste realtà, spesso con nitida durezza.
L'autore accosta i documenti in un
coinvolgente racconto, commentandoli ma evitando, per quanto possibile, di
esprimere giudizi. Lascia al lettore il piacere di un nuovo viaggio nelle
parole centenarie, sperando di suscitare lo stesso interesse e il medesimo coinvolgimento emotivo che lo hanno
spinto a portare a termine questo lavoro.
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